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- Pubblicato Giovedì, 12 Febbraio 2015 17:20 12 Febbraio 2015
La Commissione Credito e Finanza e il Comitato Piccola Industria di Confindustria Puglia, presieduti rispettivamente da Patrizia del Giudice e Vito Ruggieri Fazzi, si associano al grido d’allarme lanciato dall’Associazione nazionale costruttori edili che dice “no allo split payment”.
Introdotto dalla Legge di stabilità, lo split payment è il meccanismo attraverso il quale i fornitori di beni e servizi alle Pubbliche Amministrazioni non dovranno più includere l'IVA nelle loro fatture, in quanto quest'ultima sarà versata all'erario direttamente dalle stesse Pubbliche Amministrazioni acquirenti.
La misura produce effetti gravissimi sulle imprese, incidendo sulla loro liquidità già fortemente pregiudicata dal fenomeno dei ritardati pagamenti della PA, mettendo a rischio la sopravvivenza delle imprese che operano nel settore dei lavori pubblici. In sintesi, le imprese non ricevono più Iva dalla Pa, che la versa direttamente all’Erario, ma devono continuare a pagarla ai loro fornitori. Al posto della liquidità, le imprese avranno in cassa solo crediti Iva.
Gli imprenditori esprimono grande preoccupazione per i danni economici che ricadranno sull’intero sistema produttivo.
La Commissione Credito e Finanza e la Piccola Industria di Confindustria Puglia propongono alcune soluzioni che richiedono l’intervento del Legislatore per attenuare le gravi ricadute che tale meccanismo produrrà: da un lato consentire ai fornitori di beni e servizi degli enti pubblici di acquistare o importare senza applicazione dell’Iva, previa dichiarazione telematica all’Agenzia delle entrate; dall’altro prevedere per gli stessi fornitori che i ricavi delle forniture concorrano alla formazione del reddito imponibile, ai fini delle imposte sui redditi, secondo i criteri di cassa.
L’Ance sta promuovendo una raccolta di firme sul proprio sito web. All’iniziativa possono partecipare tutte le imprese che lavorano con la Pubblica Amministrazione e che, a causa dello split payment, si vedranno togliere una liquidità fondamentale per la propria sopravvivenza.
I Presidenti del Giudice e Ruggieri Fazzi invitano pertanto tutte le imprese a sottoscrivere la petizione lanciata dall’Ance per impedire l’attuazione di tale meccanismo.