Il 5 febbraio scorso è stata pubblicata la sentenza n. 216 del TAR Bari che, su ricorso di alcune strutture accreditate dell’ospitalità privata pugliese aderenti a Confindustria, ha annullato gli schemi contrattuali introdotti dalla DGR 1773/2012 a causa del mancato confronto con le organizzazioni rappresentative a livello regionale con le quali la Regione Puglia avrebbe dovuto raggiungere un’intesa per assicurare i livelli essenziali ed uniformi di assistenza per i tutti cittadini.
Il giudice amministrativo ha ribadito, in tal modo, la validità di un principio fondamentale nell’organizzazione dell’offerta sanitaria, quello del confronto con gli operatori accreditati a cui il D.LGS. n. 502/92 attribuisce un ruolo fondamentale nell’erogazione delle prestazioni sanitarie al pari dei presidi direttamente gestiti dalle ASL, delle aziende ospedaliere, delle aziende universitarie e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.
Senza entrare nel merito delle motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione regionale a disattendere l’applicazione della normativa in materia, ribadiamo l’importanza delle motivazioni che sono alla base di questo pronunciamento.
Il confronto e la discussione sulle regole che governano il sistema sono, al tempo stesso, tratti di un percorso trasparente che garantisce tutti gli attori coinvolti e presupposto fondamentale per spingere la sanità pugliese verso quel salto di qualità necessario per far fronte in maniera efficace alle esigenze dei cittadini.
La ricerca di una reale integrazione e coordinamento tra tutte le anime che compongono il sistema non può essere solo una dichiarazione di principio ma deve tramutarsi in atti concreti e misurabili.
Tali motivazioni assumono ancora maggiore importanza soprattutto nell’attuale momento storico, caratterizzato da una progressiva riduzione di risorse finanziarie disponibili a causa del Piano di Rientro e della spending review, in cui tutti gli attori devono profondere il massimo sforzo per ottimizzare i processi decisionali e per massimizzare i benefici per la comunità servita.
Sono ancora tante le criticità da affrontare. Gli elevati livelli di mobilità passiva e le lunghe liste d’attesa sono infatti i segnali di un’emergenza che non è stata ancora del tutto superata.
In tale contesto, la preventiva analisi delle regole che governano l’operato delle strutture accreditate è solo il primo passo da compiere tutti insieme. Riteniamo, infatti, che il confronto continuo e sistematico tra tutti gli attori della sanità pugliese possa essere costituire un utile supporto all’azione pubblica chiamata a governare il sistema.
Come Confindustria Puglia, proseguendo nel percorso fin qui tracciato, siamo pronti a fare la nostra parte. Offriamo pertanto la nostra più ampia disponibilità a collaborare con l’Amministrazione regionale per individuare congiuntamente le soluzioni alle criticità registrate e per disegnare insieme un’offerta sanitaria che sappia realmente rispondere alle esigenze di tutti i cittadini pugliesi.