bandiera europaIl Parlamento Europeo approva il pacchetto sull’origine dei prodotti, ora l’esame del Consiglio. Il 15 aprile l’assemblea plenaria di Strasburgo con 485 si, 130 no e 27 astenuti, ha approvato il pacchetto legislativo Tajani-Borg per la tutela dei consumatori europei da prodotti falsi e nocivi.  Il pacchetto prevede, all’art.7 ,  anche la norma che impone l’etichettatura di origine sia ai prodotti realizzati in Europa sia a quelli extra UE, il cosiddetto “Made in”.
Ecco quanto sancisce l’articolo “i fabbricanti e gli importatori appongano sui prodotti un’indicazione del Paese d’origine del prodotto o, se le dimensioni e la natura del prodotto non lo consentano, sull’imballaggio o un documento di accompagnamento”.

Il cammino era stato interrotto ad ottobre poiché il testo aveva trovato forti resistenze da una cordata di paesi Scandinavi guidati da Germania e Gran Bretagna, contrari ad imporre per legge la tracciabilità delle merci in entrata.
Il Consiglio UE sarà ora costretto a trovare un accordo al proprio interno, attraverso Commissione, Parlamento e Consiglio, ufficialmente entro autunno. Da non dimenticare che, dal 1° luglio, la Presidenza del semestre europeo spetta all’Italia, forte sostenitrice del marchio “Made in”.

“Un passo fondamentale se si vuole puntare alla crescita e al rilancio del manifatturiero, in Italia come in Europa – spiega Confindustria – grazie al contributo delle associazioni di settore italiane ed europee ed alla mobilitazione degli eurodeputati italiani più convinti”.
Aggiunge Lisa ferrarini, vice presidente di Confindustria, con delega al Made in e alla lotta alla contraffazione “abbiamo superato lo scoglio sinora insormontabile. Ora il Governo deve spendersi all’osso per farlo approvare dal Consiglio”.