erosione costieraIn riferimento alle recenti ordinanze della Capitanerie che impongono pesanti limitazioni alle attività balneari nei tratti di costa più belli della nostra Regione, tra cui il Salento ed il Gargano, per il rischio connesso alla stabilità delle falesie, manifesto una fortissima preoccupazione per la tenuta e la stessa sopravvivenza delle tante strutture turistiche localizzate sulla costa della nostra regione e per tutto l'insieme delle attività economiche, anche delle aree interne, che traggono importanti benefici dai flussi turistici attratti dalle strutture costiere.  
Come Presidente della Commissione Turismo di Confindustria Puglia lancio un ulteriore appello a tutte le Istituzioni locali e regionali affinchè si continuino a perseguire, in modo concertato con gli operatori della Regione, tutte le più opportune iniziative politiche ed amministrative atte a mitigare e limitare al massimo le ricadute negative conseguenti a tali ordinanze. In tale direzione vanno già le iniziative, che valutiamo positivamente, avviate dalla Regione Puglia nei confronti del Ministero dell'Ambiente, atte a favorire lo sblocco delle risorse per la realizzazione dei necessari interventi a difesa delle coste. Sblocco che non può essere solo "sulla carta" ma effettivo e quindi gli investimenti non devono rientrare nell'ormai tristemente famoso Patto di stabilità che per la Puglia si sta rivelando una vera e propria iattura.
L'analisi dei flussi turistici diretti in Puglia negli ultimi anni e tutte le più recenti analisi previsionali concordano nel tratteggiare un trend di notevole crescita del turismo pugliese e di sempre maggior diffusione del brand Puglia in Europa e nel mondo. In tale contesto le location salentine e garganiche sono tra quelle più gettonate dal turismo anche internazionale; non è un caso infatti che in tutte le capitali europee raggiunte da vettori che fanno scalo in Puglia, nonchè nell'ambito degli eventi e del road show internazionale efficacemente realizzato dall'Agenzia Puglia Promozione, campeggino ad esempio le immagini della costa garganica e dei suoi faraglioni.
In tale contesto i danni diretti ed indiretti, anche in termini di immagine, derivanti da una limitazione allo svolgimento delle attività turistiche che interviene proprio all'inizio di una stagione che già tarda ad avviarsi efficacemente per via delle alterne condizioni metereologiche, sono facilmente immaginabili; anche gli importanti eventi di richiamo internazionale che la Regione Puglia ha calendarizzato sui vari territori rischiano di risentirne pesantemente con conseguenze che non è un esagerazione definire devastanti per un’economia locale già pesantemente colpita dalla crisi economica ed occupazionale. Più in generale, a soffrirne sarà anche la stessa capacità del territorio pugliese di risultare attrattivo per quegli operatori, anche extraregionali, che immaginano di programmare investimenti turistici in Puglia.
Confido pertanto in uno sforzo congiunto di operatori turistici, enti ed Istituzioni locali e regionali che al di là degli interventi di medio lungo periodo possa consentire di mettere in campo iniziative immediate finalizzate al raggiungimento di un comune obiettivo, quello della tutela dell’inestimabile valore naturale e paesaggistico delle coste pugliesi in uno con le ragioni dello sviluppo economico ed occupazionale del turismo.